PORTA IN VACANZA ANIMA E MENTE
Il calore del sole sulla pelle, il rumore delle onde, il contatto con la sabbia. Sono solo alcune principali ragioni per le quali praticare yoga in spiaggia.
Fare yoga in spiaggia al mattino, ha anche un forte valore simbolico. Il saluto al sole, è la sequenza di posizioni ideale per iniziare una seduta di yoga in spiaggia: dà grande elasticità al corpo, riattiva il metabolismo e permette di fare il pieno di energia per affrontare al meglio tutto il resto della giornata.
Le sessioni di yoga si svolgono in alternanza con il risveglio muscolare nella spiaggia libera a poche centinaia di metri dal villaggio, per assicurare un ambiente indisturbato ed incontaminato in cui potersi concentrare al meglio.
Fare yoga al mare è una delle sensazioni più belle di sempre: il contatto con la sabbia e la vicinanza alle onde rende la pratica davvero appagante.
La sabbia, infatti, permette al corpo di assumere posizioni naturali senza sforzare i muscoli come accade invece quando si pratica su superfici dure ed è per questo che non è necessario avere con sé un tappetino per fare yoga ma basta un asciugamano se non si vuole essere a contatto diretto, con la schiena e la pancia, con la sabbia. La sabbia è inoltre particolarmente utile per chi ha problemi di schiena o, ancora di più, per chi ha problemi di articolazioni perché non stressa nessun muscolo e nessuna articolazione lasciando ampia libertà di movimento.
In acqua
Esistono poi delle discipline yoga che si possono praticare addirittura in acqua come il Sup (standing up paddle) yoga. Ideato dalla californiana Sarah Tiefenthaler, qui equilibro, concentrazione e forza sono portati ai massimi livelli perché l’instabilità del mare richiede un maggiore sforzo per rimanere saldi sul sup